domenica 7 novembre 2010

La più brutta casa del mondo

Nei primi anni novanta un mio amico si ritrovò in mano un libro di architettura che raccoglieva le foto delle più brutte case del mondo. Da Singapore a New York, da Stoccolma a Bogotà gli autori avevano catalogato una selva di orrori architettonici dettagliatamente spiegati nelle ricche didascalie che acccompagnavano le immagini. Ciò che attrasse maggiormente il lettore fu però la foto della copertina del libro che riportava una civile abitazione che aveva qualcosa di familiare...
Chi mi ha raccontato questa storia vive da sempre a Rivarola di Carasco e non avrebbe mai pensato di trovare la casa della vicina sulla copertina del libro. Ma come dar torto agli autori della pubblicazione: effettivamente appare già curiosa la struttura stretta e lunghissima, il tetto - poi - fasciato di perline ricorda di più una baita di montagna piuttosto che una casa a tre passi dal mare. La profusione di alluminio anodizzato per le già di per loro tristissime verande non migliora poi la visione dell'insieme. Tralasciando ogni commento sulle calderine a vista ciò che sconcerta maggiormente è l'immensa parete - fino a qualche anno fa e nella foto del libro completamente fasciata di eternit - dalla quale spuntano due finestrelle inutili persino ad un nano con istinti suicidi.
p.s.
Purtroppo il mio amico ha smarrito la preziosa pubblicazione e quindi se qualcuno avesse ancora una copia è pregato di contattarci.