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A Londra, Parigi, New York, Madrid e Barcellona le boutique più progressiste hanno già da tempo in vendita i nuovi oggetti del desiderio del pubblico femminile (e non solo): i c.d. “sextoys”, oggetti a sfondo sessuale dalle forme e dagli utilizzi più fantasiosi. L’onda lunga ha ovviamente raggiunto anche il nostro paese: dopo l’ingresso della linea “Play” della Durex (già noto marchio di profilattici) nelle farmacie, i giocattoli sessuali giungono ora alla grande distribuzione, Coin e Rinascente incluse! La Coin milanese si è attrezzata per prima approntando al proprio interno la “Paradise Lunge” dove, oltre all’intimo sexy, si trovano prodotti per il corpo commestibili, kit per lo spogliarello, manette sadomaso e copri-capezzoli, ma anche frustini e bambole gonfiabili sino ad arrivare ai famigerati cazzi di gomma e/o plastica... Sono nati persino dei distributori automatici: la linea My-yoyo sta facendo il suo ingresso nelle toilette delle signore dei locali più trendy (partendo, come sempre, da Milano) fino ai centri benessere. Nei distributori è possibile scegliere tra diversi prodotti: il gioco dei dadi dell'amore, il vibratore da viaggio, l’anello vibrante, il gel lubrificante, le boules de geisha (per tonificare i muscoli perineali) e la papera vibrante waterproof per farsi i ditalini sul bidet.
Per capire la portata del fenomeno dei giocattoli erotici basti pensare che alla fine del 2004 solo il 7% delle italiane dichiarava di utilizzare un vibratore, contro il 45% di inglesi, americane e australiane. Ora il 67% delle donne italiane sa cosa sono, il 4% li usa da sola, il 28% li usa in coppia. Circa sei su dieci (58%) pensano sia eticamente accettabile la presenza nei negozi tradizionali di accessori per migliorare la vita sessuale.
Insomma sembra finita l’era dei vecchi sexy-shop senza vetrine, frequentati quasi esclusivamente da un pubblico maschile di segaioli e/o pervertiti. Perfino le star sono state avvistate a fare shopping proibito, come Gwyneth Paltrow (che fa tanto la santarellina, ma evidentemente ama il salame come tutte), Madonna (qui nessuna sorpresa, invece), o l’antipaticissima coppia Victoria e David Beckham (con quest’ultimo particolarmente interessato a mutandine femminili e lingerie da donna, da indossare sotto i propri abiti..). L’aspetto che colpisce maggiormente è che molte delle boutique che vendono i sextoys sono frequentate da giovani coppie alla ricerca di qualche emozione in più, a dimostrazione che questi accessori possono spesso diventare un divertente gioco di coppia.
Che dire? De gustibus..
Per capire la portata del fenomeno dei giocattoli erotici basti pensare che alla fine del 2004 solo il 7% delle italiane dichiarava di utilizzare un vibratore, contro il 45% di inglesi, americane e australiane. Ora il 67% delle donne italiane sa cosa sono, il 4% li usa da sola, il 28% li usa in coppia. Circa sei su dieci (58%) pensano sia eticamente accettabile la presenza nei negozi tradizionali di accessori per migliorare la vita sessuale.
Insomma sembra finita l’era dei vecchi sexy-shop senza vetrine, frequentati quasi esclusivamente da un pubblico maschile di segaioli e/o pervertiti. Perfino le star sono state avvistate a fare shopping proibito, come Gwyneth Paltrow (che fa tanto la santarellina, ma evidentemente ama il salame come tutte), Madonna (qui nessuna sorpresa, invece), o l’antipaticissima coppia Victoria e David Beckham (con quest’ultimo particolarmente interessato a mutandine femminili e lingerie da donna, da indossare sotto i propri abiti..). L’aspetto che colpisce maggiormente è che molte delle boutique che vendono i sextoys sono frequentate da giovani coppie alla ricerca di qualche emozione in più, a dimostrazione che questi accessori possono spesso diventare un divertente gioco di coppia.
Che dire? De gustibus..
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