martedì 27 marzo 2007

Tre Allegri Ragazzi Morti - Il nuovo disco.

E’ da poco uscito il nuovo disco dei Tre Allegri Ragazzi Morti, un gruppo che da anni c’è molto caro, tanto che (col loro permesso) abbiamo sonorizzato il nostro video "L’Armata Rozza" con le loro canzoni.
Il nuovo lavoro s’appella: La Seconda Rivoluzione Sessuale ed è meraviglioso nella sua semplicità.
La poesia e la merce e Il Mondo Prima sono perle che brillano di luce propria in mezzo ad altre 10 tracce sopra la media.
Tra queste segnalo la cover di My little brother degli Art Brut che è diventata Mio Fratellino Ha Scoperto il Rock And Roll.


Anche questa volta i tre ragazzi di Pordenone si sono autoprodotti il disco e non hanno rinunciato alle maschere a forma di teschio che da sempre ne nascondono i volti. L’approccio naif al mondo del music business che da sempre ha contraddistinto lavori ed atteggiamenti va lodato a prescindere da musica e testi.
In un mondo dove l’immagine è essenziale i Tre Allegri oltre a nascondersi realizzano video poveri e semplici suscitando però forti emozioni. Uno di questi (Hollywood Come Roma) è stato realizzato dal lavagnese Lorenzo Vignolo.

martedì 20 marzo 2007

Berny al lavoro. Prossima uscita a maggio.

Dopo la bella serata che si è tenuta al Rock Cafè di Cavi, noi della Bernarda Prod Action siamo immediatamente tornati al lavoro per preparare del nuovo materiale.



Oltre ad una nuova, seppur minuscola, collaborazione sull'asse Chiavari-Milano, della quale vi parleremo in seguito, stanno uscendo nuove opere inedite dalle macchine di montaggio della Bernarda Prod Action.

Per il momento non vi anticipiamo nulla, ma vi invitiamo a segnarvi sull'agenda la data del 18 maggio, per tenervi liberi e pronti a trascorrere una grande serata in compagnia nostra e dei nostri ospiti.

Borat. Borat, Borat!

Ho finalmente assaporato il gusto acre del mockumentary BORAT.

Eccezionale veramente. Fin dalle prime scene l’incedere demenziale del cronista Kasako si sposa a meraviglia con la satira sociale. Borat ridicolizza l’opulenta società americana molto più di Michael Moore ed il motivo sta nella sua purezza.

Borat è un Caucasico non ancora colonizzato dal sogno americano, Moore è uno Yankee che ha imparato a vergognarsi dei suoi simili a stelle e striscie. Come Moore anche Sacha Cohen non risparmia niente e nessuno, sferrando esiziali quadrelle contro un’america dal doppio volto: patriota ma di maniera, religiosissima ma bigotta.



Sasha Baron Choen

Le uniche mie perplessità riguardano la colonna sonora: troppo citazionista. Everybody’s talkin di Nilsson accompagna l’arrivo di Borat a New York, così come già faceva con i due derelitti interpretati da Dustin Hoffman e John Voight in Un uomo da marciapiede.

Born to be wild degli Steppenwolf sottolinea la partenza dalla grande mela per la California così come dava il là al viaggio psichedelico di Fonda-Hopper in Easy Rider. Che c’azzecca l’Ederlezi del balcanico Bregovich col passsaporto Kazako di Borat non è dato sapere…ma forse gli sceneggiatori hanno voluto omaggiare - ancora una volta - il pressappochismo USA secondo il quale da Lubiana a Vladivostock son tutti poveri e russi.

Rob Barrel

lunedì 19 marzo 2007

Bernarda Bastarda

Se avete ricevuto un autografo di Michael J.Fox intorno a fine luglio: CESTINATELO!. A quell’epoca l'attore è stato ospite di un hotel di Portofino. Nessuno ha osato chiedere una firma al divo hollywodiano, per non imbarazzarlo visto il parkinson che da anni lo affligge....



Andrew Young, membro storico della Bernarda Prod-Action, fingendosi amico di Michael, ha accontentato i tanti fans e - facendo la spola dalla hall alla piscina - ha consegnato decine di maxi autografi tremolanti stranamente vergati su fogli A3. A chi chiedeva il perchè di un “papelito” così grosso Andrew ha risposto: "Per agevolare l'attore nell'apporre la sua firma".....Inutile aggiungere che le firme extralarge erano dello stesso Andrew Young!


Rob Barrell

giovedì 15 marzo 2007

Seghe davanti al Pc. Un problema vero, anche per Antony Kiedis

Anthony Kiedis, il leader carismatico dei Red Hot Chili Peppers, ha rivelato di essere da poco "guarito" da un'autentica dipendenza da pornografia su Internet! Il cantante ha addirittura paragonato la sua mania alla dipendenza dall'eroina (che pure ha conosciuto), e ha detto di aver dovuto ricorrere a terapie psicologiche per uscirne. Determinante è stata anche la sua relazione con la ventenne Heather Christie, che gli ha permesso di staccarsi dal computer (e ci credo…).



“Sono sempre stato ostile alla tecnologia - ha raccontato Kiedis - Ma qualche anno fa decisi di comprare un pc. Quindi scoprii Internet e la pornografia diffusa tra i siti. Diventò per me un'ossessione che non mi faceva più uscire di casa. A un certo punto ho sentito di essere nello stato di dipendenza in cui mi trovavo quando avevo problemi di droga. Anche il sesso infatti può avere il suo lato oscuro. Finalmente ho reagito e ho promesso a me stesso di non girare più per la rete alla ricerca di quei filmati".


Certo la dipendenza dalle seghe è più salutare, a livello fisiologico, di quella da eroina.. entrambe però possono portarti a frullarti il cervello.

Meditate, cari lettori, meditate…

Dr. Cocks

martedì 13 marzo 2007

Grindhouse e i finti trailers.

Il 6 aprile uscirà negli States Grindhouse, il nuovo e attesissimo film della coppia Tarantino-Rodriguez.

Il titolo rimanda ai locali hardcore degli anni cinquanta e sessanta che proiettavano i primi filmetti erotici. Secondo i ben informati Grindhouse si compone di due episodi, intercalati in da falsi trailer, diretti sia dalla coppia, ma anche da altri registi quali Edgar Wright, Eli Roth e Rob Zombie.

Tralasciando i rimandi alla trama dei due film vorrei focalizzare l’attenzione sulla storia dei falsi trailers.




Ricordo il demenziale Gandhi 2, che faceva il verso a Rambo nel misconosciuto film americano Vidioidiots from UHF del 1988 con Al Yancovic e David Bowie (in uno dei momenti più tristi della sua carriera di attore). Impedibile invece Matinee di Joe Dante che contiene tra gli altri il falso trailers dell’horror M-ANT (uomo formica) e sempre di Joe Dante va ricordato Donne amazzoni sulla luna.

Venti episodi che prendono in giro tutti i generi del cinema USA. Il più riuscito è sicuramente quello che dà il titolo al film, una presa per i fondelli di un finto fantascientifico di serie "z" degli anni Cinquanta dove una spedizione terrestre incontrava sul satellite un gruppo di misteriose donne dai poteri telepatici


Rob Barrell

venerdì 9 marzo 2007

Rockpit, aperitivo acustico

Aperitivo acustico consigliato dalla Bernarda ProdAction.

Rockpit

(Il meglio del rock anni 70/80/90 in versione acustica)





SABATO 10 MARZO 2007

Ore 20.00

Bar Oasi

C.so Valparaiso - Chiavari

Ingresso rigorosamente libero.

giovedì 8 marzo 2007

La giornata di Cice a Sanremo con la Bernarda...

Quest’oggi non posso fare a meno, approfittando della settimana appena conclusasi, di raccontarvi uno dei tanti aneddoti sanremaschi vissuti.

Penso sia inutile cercare di farvi capire quanto sia stato per noi importante Sanremo in questi anni per permetterci di maturare tutta una serie di esperienze incredibili in cui poter dare sfoggio di tutta la nostra intraprendenza e scelleraggine.



Sanremo è stato da me definito il nostro “paese dei balocchi” in cui tutto è concesso e credibile se si è capaci di presentarsi determinati e risoluti nell’impersonare un qualsiasi ruolo scelto e preparato. Agli inizi, un po’ titubanti e timorosi, ci siamo presentati come giornalisti per una rivista, Grand Hotel, oggi ormai sparita dalle edicole con il semplice intento di intervistare le persone della strada e raccoglierne i sentori, questo perché avremmo immaginato mille difficoltà prima di essere in grado di incontrare o semplicemente avvicinare VIP o cantanti. Questo ci ha permesso uno svezzamento rapido e veloce permettendoci, scaldati a dovere i motori, di prendere coraggio e capire che in questo mondo, un appropriato abito può fare “monaco” soprattutto se corredato da un tesserino sapientemente artefatto.



Negli anni questi piccoli accorgimenti e la sempre maggiore esperienza ci ha permesso di raggiungere mete inimmaginabili anche a raccontarle adesso che le si sono vissute. Una giornata in particolare è capace di segnare e riassumere da sola la storia della Bernarda Prod-Action a contatto con questo mondo. In meno di 24 ore siamo riusciti a scardinare ogni barriera a chiunque preclusa e farla vivere ed assaporare a chi non fa parte attiva del nostro gruppo. Il fortunato, o meglio l’elettto, che potrebbe raccontarci con sue parole questa giornata indimenticabile, che a breve andrò a raccontarvi, è conosciuto da noi tutti come CICE.


Lo scorso Venerdì nel corso della serata al Rock Cafè ho avuto il piacere di rincontrare tanti amici che da tanto tempo e per troppe ragioni non ho più avuto modo di rincontrare. Tra queste persone, dopo almeno 5 o 6 anni, rivedo CICE e riabbracciandolo e guardandolo negli occhi non ho potuto fare a meno di ricordare quei momenti vissuti assieme e rendervene partecipi.


Non ricordo l’anno esatto ma, per farvi meglio capire, sono gli anni del fenomeno Take That e del neo gruppo antagonista East 17; dell’apice professionale, se così si può dire, di Ambra Angiolini la quale si trova a presentare le serate del Dopo Festival; di Elio e Le Storie Tese i quali sfiorano addirittura la vittoria con “La terra dei cachi”. Quegli anni probabilmente risultano essere gli anni migliori per tutti, in quanto tutta la televisione, tutti i palinsesti e trasmissioni ruotavano intorno a Sanremo. Tutti intervistavano e tutti erano intervistati, non importava chi eri, se eri famoso o meno, se cantavi, recitavi, scrivevi o cazzeggiavi soltanto. Per ognuno c’era il suo spazio e la sua trasmissione. Fantastico!






Purtroppo ad un certo punto della recente storia sanremasca è avvenuto una specie di embargo mediatico da parte delle reti fininvest togliendo un po’ a tutti quel sale e pepe per potersi mescolare e fare casino.


Tralasciando queste ultime note dolenti che ci hanno privato di quello che noi consideriamo il vero Festival, torniamo alla giornata di vissuta in compagnia del nostro CICE.
In quegli anni d’oro avevamo scelto come base di appoggio e di alloggio un bungalow nel camping di Sanremo per poter stazionare a costi limitati per una 3 giorni di pazzie e scorribande e poter dare asilo a chi, come CICE, volesse per un giorno essere un bernardoflilo attivo.
Il treno di CICE giunge puntuale alle ore 8:30 giusto in tempo per fargli posare il fagotto da viaggio nel camping e precipitarci ad intervistare Elio delle Storie Tese.
Quell’anno ci siamo spacciati sapientemente come collaboratori di Piero Chiambretti per la trasmissione “Il Laureato”, programma di estremo successo a cui tutti bramavano di esserne protagonisti soprattutto per chi voleva apparire stravagante e diverso rispetto alla tradizionalità.


Questo ci ha permesso di tirare letteralmente giù dal letto il nostro protagonista e costringerlo ad un’intervista impossibile capitanata e guidata da Barrell che gli proponeva domande inutili sulle parole più usate a Sanremo, quali “vita, amore, cuore” ma soprattutto “cuscino” che compariva in ben 4 testi tra cui il suo. Omaggiandolo con un cuscino gli facciamo i nostri auguri e ci dileguiamo per iniziare un opera di presenzialismo televisivo fiancheggiando COCCO (personaggio trash entrato nel guinness dei primati come maggior presenzialista televisivo) nei più variegati programmi, tra quali “La vita in diretta” in cui approfittiamo per combinare scompiglio e imbonirci l’autore del programma dell’epoca, vale a dire Ippoliti ma,soprattutto, con la sua collaboratrice la quale, affascinata dall’intraprendenza e fascino del nostro Jonny Lupo nel corso della serata ci concederà 2 pass per accedere al Dopo Festival serale.




Nel primo pomeriggio, mescolandoci tra gli operatori e giornalisti, riusciamo ad accedere alla diretta di “Generazione X” programma di Italia 1 e presentato dalla nostra Ambra, la quale si trova a far conoscenza con il nostro Barrell il quale armato di Cravatta a mo’ di bandana interrompe il programma per ottenerne un bacio ed alzare l’indice di ascolto. Indimenticabile!




Dopo aver rischiato il linciaggio, riusciamo a dileguarci rapidamente per dirigerci verso l’Ariston, quando inaspettatamente ci imbattiamo in una folla indemoniata che si accalca intorno ad un pulman di Radio Montecarlo. Non perdiamo tempo e cerchiamo di documentarci sugli avvenimenti: ci sono gli East 17. Nessuno di noi sa praticamente che siano se non per essere un gruppo emergente rivale dei più famosi Take That. Evito di spiegarvi come Barrel sia riuscito a convincere la manager a poter salire sul pulmino per avere un intervista con il gruppo durante il loro trasferimento all’Ariston. Per tutti ormai è storia sapere che attraverso l’occasione dell’intervista Barrell sia l’unico ad aver valicato le ristrette misure di sicurezza e a poter documentare le segretissime prove degli East 17. La ciliegina sulla torta che a quel punto non poteva e non doveva mancare era la nostra presenza al dopo Festival ma sfortunatamente la segretaria di Ippoliti non era stata in grado di ottenerne altri 2. A questo punto Io e CICE cerchiamo uno stratagemma per poter accedere al teatro del Casinò abusivamente senza biglietto e senza pass. Studiata a dovere la situazione riusciamo ad accedere quantomeno all’ingresso sfruttando i nostri finti tesserini da giornalista ma al di là non si passa. Osservando i movimenti capiamo che per accedere agli unici servizi igienici vi erano 2 ingressi sorvegliati ma che con un po’ di abilità e destrezza si potevano eludere. Così è stato! Peccato che una volta all’interno del teatro e poco prima della diretta su segnalazione esplicita di Ambra siamo stati smascherati e allontanati rapidamente.

Questa è stata la giornata di CICE. Non male per chi della Bernarda Priod-Action ne aveva sentito soltanto parlare.

Andrew Young

mercoledì 7 marzo 2007

Sanremo: Vince l'impegno....Mah!

Questo è il primo da non so quanti anni che noi della Bernarda Prod Action non battiamo le strade della cittadina ligure alla ricerca di qualche personaggio curioso da inserire nei nostri filmati.

Le canzoni le ho comunque ascoltate tutte per intero e devo dire che il livello è lo stesso delle scorse edizioni.

Si è parlato di però di impegno. Indubbiamente i vincitori di entrambe le categorie hanno proposto argomenti importanti: ma la pazzia di Cristicchi e la mafia di Moro sono poca cosa rispetto a temi ben più scottanti proposti negli anni. L’omossessualità di Federico Salvatore (Sulla Porta 1996) o l’aborto di Nek (In te 1993) la violenza carnale di Luca Barbarossa (l’amore rubato 1988).


Quelli erano temi che scottavano davvero, ma contro quelle canzoni gli stessi critici che oggi coccolano i lavori dei vincitori, lanciarono strali ed anatemi. Ben vengano comunque i Moro e Cristicchi a raccontarci come vanno le cose in Italia. A dire il vero ci ha provato pure Paolo Rossi con una canzone (In Italia si sta male) giustamente dimenticata del mai celebrato abbastanza Rino Gaetano, uno che fece dell’impegno la sua bandiera portando però a Sanremo la sua canzone meno impegnata: Gianna.
Questione di coerenza, la stessa di Elio e le Storie Tese che gareggiarono con la Terra dei cachi: la canzone più politica e socialmente impegnata dai tempi di "Chi non lavora non fa l’amore" di Adriano.

Era il 1970 ed in piena contestazione Celentano utilizzo il palco dell Ariston per sbeffeggiarla con una interpretazione magistrale. Circondato da due cori, uno di uomini in bianco ed uno di donne in nero li ha comandati a bacchetta mandando in visibilio l'intero teatro.

Ecco perche mi lascia indifferente pure il colpo di teatro del simpatico Cristicchi che ha chiuso il set librandosi in volo dando la schiena al pubblico. Nulla a confronto con l' interpretazione di Celentano che nel 1961 aveva osato iniziare 24.000 baci con le spalle alla platea, mentre nel 1985 il regista Alan Parker chiudeva il suo bellissimo Birdy allo stesso modo del vincitore di Sanremo 2007.


Rob Barrell

lunedì 5 marzo 2007

Eva in corsia è Maria Luisa.

Certamente a molti degli affezionati lettori di questo blog, il nome di Maria Luisa Cavinato, genovese, classe ’62, non dirà molto.
Se però aggiungessi che la signora in questione è stata una delle pornostar italiane più apprezzate in ambito internazionale negli anni ’90, la curiosità crescerebbe esponenzialmente. Se poi specificassi che la pornostar di cui si parla, altri non è se non la nota Eva Orlowski, il cerchio finalmente si chiude!



Gli anni passano per tutti, e non ad ogni pornostar s’addice il ruolo di sexy maturefucker che fu, ad esempio, di Georgina Spelvin o di Karin Schubert. Ed ecco che anche per Maria Luisa è sopraggiunto, salvo ripensamenti, il triste momento del ritiro dalle scene; meglio accomiatarsi ancora in piena forma, piuttosto che spegnersi progressivamente in un lento quanto inesorabile declino.
Tuttavia, chi ancora voglia incontrare dal vivo la bella Eva (ma non chiamatela più così, non gradisce), non dovrà frequentare il Teatrino di Milano o l’Alcione di Genova, dove lei era solita esibirsi.. semplicemente, dovrà farsi ricoverare all’ospedale di Ovada! A partire da gennaio, infatti, l’ex pornostar ha deciso di cambiare mestiere ed è tornata alle origini (ha infatti il diploma d’infermiera), facendosi assumere dopo regolare concorso, presso il nosocomio piemontese, reparto chirurgia. Allora, ragazzi, che dite? La carezza di Eva val bene un’operazioncina, via!

Dr. Cocks

venerdì 2 marzo 2007

Oscar a Departed: Il cinema è morto da tempo

L’amico Barrel in un appassionato fondo parallelo lamenta le sorti dell’Academy 2007, dove ha trionfato una pellicola considerata certamente immeritevole di cotanto riconoscimento. Ma il riconoscimento è ancora “cotanto”? Diamo un’occhiata ad alcune candidature e premi degli ultimi 15 anni, e confrontiamoli con un paio di annate “medie” degli anni ’70, prese a caso..



Esaminiamo ad esempio il 1996: candidati Fargo (forse il migliore della cinquina di quell’anno), Jerry Maguire (totalmente dimenticato), Shine (idem), Segreti & bugie (molto europeo) e.. udite udite… Il Paziente Inglese (indigesto polpettone di gusto para-seriale, buono per una seconda serata di Canale 5, ovviamente premiato alla fine!).



Oppure il 1996: candidati Apollo 13 (la classica Ronhowardata), Babe Maialino Coraggioso ( … ), Il Postino (che deve le sue fortune alla precoce dipartita di Troisi, spiace davvero ammetterlo), Sense & Sensibility (qualcuno si ricorda come c.. si intitolasse in italiano?? Anzi, qualcuno se lo ricorda e basta?..), Braveheart (fumettone storico impregnato di ridondante eroismo e senso dell’onore, manicheisticamente girato dall’ultra-conservatore Mel Gibson.. c’è bisogno di ricordare che si portò a casa il premio?).


Prendiamo ora invece, come detto, due annate “a caso” del decennio ’70. 1974: L’Esorcista, American Graffiti, Sussurri & Grida (di Bergman), Un Tocco di Classe (con un’immensa Glenda Jackson), La Stangata (alla fine premiato);

1976: Barry Lindon (!!!), Lo Squalo, Quel Pomeriggio di Un Giorno da Cani, Nashville (!!!), Qualcuno Volò Sul Nido del Cuculo (alla fine, primus inter pares!).

Non credo serva alcun commento, se non che, di fronte a “cotanto” degrado negli ultimi vent’anni (dove sembra quasi che l’Academy faccia apposta ad ignorare i pochi veri capolavori che capitano, vedi ad esempio Casinò nel ’95), The Departed non è poi così malaccio!


Dr. Cocks