giovedì 8 marzo 2007

La giornata di Cice a Sanremo con la Bernarda...

Quest’oggi non posso fare a meno, approfittando della settimana appena conclusasi, di raccontarvi uno dei tanti aneddoti sanremaschi vissuti.

Penso sia inutile cercare di farvi capire quanto sia stato per noi importante Sanremo in questi anni per permetterci di maturare tutta una serie di esperienze incredibili in cui poter dare sfoggio di tutta la nostra intraprendenza e scelleraggine.



Sanremo è stato da me definito il nostro “paese dei balocchi” in cui tutto è concesso e credibile se si è capaci di presentarsi determinati e risoluti nell’impersonare un qualsiasi ruolo scelto e preparato. Agli inizi, un po’ titubanti e timorosi, ci siamo presentati come giornalisti per una rivista, Grand Hotel, oggi ormai sparita dalle edicole con il semplice intento di intervistare le persone della strada e raccoglierne i sentori, questo perché avremmo immaginato mille difficoltà prima di essere in grado di incontrare o semplicemente avvicinare VIP o cantanti. Questo ci ha permesso uno svezzamento rapido e veloce permettendoci, scaldati a dovere i motori, di prendere coraggio e capire che in questo mondo, un appropriato abito può fare “monaco” soprattutto se corredato da un tesserino sapientemente artefatto.



Negli anni questi piccoli accorgimenti e la sempre maggiore esperienza ci ha permesso di raggiungere mete inimmaginabili anche a raccontarle adesso che le si sono vissute. Una giornata in particolare è capace di segnare e riassumere da sola la storia della Bernarda Prod-Action a contatto con questo mondo. In meno di 24 ore siamo riusciti a scardinare ogni barriera a chiunque preclusa e farla vivere ed assaporare a chi non fa parte attiva del nostro gruppo. Il fortunato, o meglio l’elettto, che potrebbe raccontarci con sue parole questa giornata indimenticabile, che a breve andrò a raccontarvi, è conosciuto da noi tutti come CICE.


Lo scorso Venerdì nel corso della serata al Rock Cafè ho avuto il piacere di rincontrare tanti amici che da tanto tempo e per troppe ragioni non ho più avuto modo di rincontrare. Tra queste persone, dopo almeno 5 o 6 anni, rivedo CICE e riabbracciandolo e guardandolo negli occhi non ho potuto fare a meno di ricordare quei momenti vissuti assieme e rendervene partecipi.


Non ricordo l’anno esatto ma, per farvi meglio capire, sono gli anni del fenomeno Take That e del neo gruppo antagonista East 17; dell’apice professionale, se così si può dire, di Ambra Angiolini la quale si trova a presentare le serate del Dopo Festival; di Elio e Le Storie Tese i quali sfiorano addirittura la vittoria con “La terra dei cachi”. Quegli anni probabilmente risultano essere gli anni migliori per tutti, in quanto tutta la televisione, tutti i palinsesti e trasmissioni ruotavano intorno a Sanremo. Tutti intervistavano e tutti erano intervistati, non importava chi eri, se eri famoso o meno, se cantavi, recitavi, scrivevi o cazzeggiavi soltanto. Per ognuno c’era il suo spazio e la sua trasmissione. Fantastico!






Purtroppo ad un certo punto della recente storia sanremasca è avvenuto una specie di embargo mediatico da parte delle reti fininvest togliendo un po’ a tutti quel sale e pepe per potersi mescolare e fare casino.


Tralasciando queste ultime note dolenti che ci hanno privato di quello che noi consideriamo il vero Festival, torniamo alla giornata di vissuta in compagnia del nostro CICE.
In quegli anni d’oro avevamo scelto come base di appoggio e di alloggio un bungalow nel camping di Sanremo per poter stazionare a costi limitati per una 3 giorni di pazzie e scorribande e poter dare asilo a chi, come CICE, volesse per un giorno essere un bernardoflilo attivo.
Il treno di CICE giunge puntuale alle ore 8:30 giusto in tempo per fargli posare il fagotto da viaggio nel camping e precipitarci ad intervistare Elio delle Storie Tese.
Quell’anno ci siamo spacciati sapientemente come collaboratori di Piero Chiambretti per la trasmissione “Il Laureato”, programma di estremo successo a cui tutti bramavano di esserne protagonisti soprattutto per chi voleva apparire stravagante e diverso rispetto alla tradizionalità.


Questo ci ha permesso di tirare letteralmente giù dal letto il nostro protagonista e costringerlo ad un’intervista impossibile capitanata e guidata da Barrell che gli proponeva domande inutili sulle parole più usate a Sanremo, quali “vita, amore, cuore” ma soprattutto “cuscino” che compariva in ben 4 testi tra cui il suo. Omaggiandolo con un cuscino gli facciamo i nostri auguri e ci dileguiamo per iniziare un opera di presenzialismo televisivo fiancheggiando COCCO (personaggio trash entrato nel guinness dei primati come maggior presenzialista televisivo) nei più variegati programmi, tra quali “La vita in diretta” in cui approfittiamo per combinare scompiglio e imbonirci l’autore del programma dell’epoca, vale a dire Ippoliti ma,soprattutto, con la sua collaboratrice la quale, affascinata dall’intraprendenza e fascino del nostro Jonny Lupo nel corso della serata ci concederà 2 pass per accedere al Dopo Festival serale.




Nel primo pomeriggio, mescolandoci tra gli operatori e giornalisti, riusciamo ad accedere alla diretta di “Generazione X” programma di Italia 1 e presentato dalla nostra Ambra, la quale si trova a far conoscenza con il nostro Barrell il quale armato di Cravatta a mo’ di bandana interrompe il programma per ottenerne un bacio ed alzare l’indice di ascolto. Indimenticabile!




Dopo aver rischiato il linciaggio, riusciamo a dileguarci rapidamente per dirigerci verso l’Ariston, quando inaspettatamente ci imbattiamo in una folla indemoniata che si accalca intorno ad un pulman di Radio Montecarlo. Non perdiamo tempo e cerchiamo di documentarci sugli avvenimenti: ci sono gli East 17. Nessuno di noi sa praticamente che siano se non per essere un gruppo emergente rivale dei più famosi Take That. Evito di spiegarvi come Barrel sia riuscito a convincere la manager a poter salire sul pulmino per avere un intervista con il gruppo durante il loro trasferimento all’Ariston. Per tutti ormai è storia sapere che attraverso l’occasione dell’intervista Barrell sia l’unico ad aver valicato le ristrette misure di sicurezza e a poter documentare le segretissime prove degli East 17. La ciliegina sulla torta che a quel punto non poteva e non doveva mancare era la nostra presenza al dopo Festival ma sfortunatamente la segretaria di Ippoliti non era stata in grado di ottenerne altri 2. A questo punto Io e CICE cerchiamo uno stratagemma per poter accedere al teatro del Casinò abusivamente senza biglietto e senza pass. Studiata a dovere la situazione riusciamo ad accedere quantomeno all’ingresso sfruttando i nostri finti tesserini da giornalista ma al di là non si passa. Osservando i movimenti capiamo che per accedere agli unici servizi igienici vi erano 2 ingressi sorvegliati ma che con un po’ di abilità e destrezza si potevano eludere. Così è stato! Peccato che una volta all’interno del teatro e poco prima della diretta su segnalazione esplicita di Ambra siamo stati smascherati e allontanati rapidamente.

Questa è stata la giornata di CICE. Non male per chi della Bernarda Priod-Action ne aveva sentito soltanto parlare.

Andrew Young

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